Nel fervore politico della Gran Bretagna di fine Settecento, la vicenda di "Amazing Grace" segue le orme del giovane e ardente William Wilberforce (Ioan Gruffudd), un politico che si dibatte contro l'atrocità dello schiavismo africano. Nonostante la sua salute cagionevole e il peso opprimente di una causa apparentemente vana, Wilberforce non si lascia scoraggiare. La sua tenace battaglia lo conduce verso l'incontro con Barbara Spooner (Romola Garai), spirito affine che diviene rifugio e ispirazione nel suo turbolento percorso.
In questa lotta solitaria, contrastato dall'indifferenza popolare e dall'opposizione di chi profitta della schiavitù, Wilberforce trova inaspettati alleati. Tra questi, John Newton (Albert Finney), un ex capitano di navi negriere ora pentito e sacerdote autore dell'innario "Amazing Grace"; Olaudah Equiano (Youssou N'Dour), uno schiavo liberato divenuto scrittore; e il futuro Primo Ministro William Pitt (Benedict Cumberbatch).
Insieme, affrontano un impegno che sembra quasi irrealizzabile di fronte al sistema radicato. Nella desolazione di questa lotta, il cuore di Wilberforce si rinvigorisce con un amore appassionato che alimenta la sua battaglia con idee rinnovate. Immersi nell'adversità, questi coraggiosi conducono una guerra per la giustizia sociale, accendendo una luce di speranza che li guida verso una vittoria inaspettata, un'eco della divina "Amazing Grace".
"Amazing Grace" è un ritratto commovente di resilienza e redenzione, un inno alla forza della fede e un omaggio allo spirito indomabile dell'umanità. Una lotta epica contro un commercio ripugnante, la storia di una battaglia vinta non con la forza, ma con la grazia della convinzione e il coraggio di sfidare lo status quo.