Nel crepuscolo della Francia di fine Ottocento, un circo itinerante diventa la culla di un'insolita alleanza artistica: quella tra George Footit, un clown bianco e acrobata dal fascino pallido di un successo in declino, e Rafael Padilla, meglio conosciuto come Chocolat, un immigrato cubano clandestino e uomo di spettacolo. Il loro incontro segna l'inizio di un sodalizio che rivoluzionerà l'arte circense.
Chocolat, con il suo calore e la sua genuina vitalità, diventa ben presto l'anima di un duo che conquista la sofisticata Parigi della Belle Époque. Le loro esibizioni, vibranti di energia e ingegno, infrangono la monotonia del vecchio circo e incantano gli spettatori, ma il successo porta con sé un peso invisibile: il velo della discriminazione razziale che persegue Chocolat, anche sotto i riflettori dell'ammirazione collettiva.
Mentre la stella del duo Footit e Chocolat si leva alta nel firmamento dell'intrattenimento parigino, le tensioni personali e le difficoltà esterne iniziano a minare il loro legame. La volontà di dominio di Footit e il ruolo subalterno imposto a Chocolat fanno emergere i limiti di un mondo ancora imbevuto di pregiudizi.
La storia di Chocolat è un viaggio emozionante nella vita di un uomo che, dalla condizione di schiavo cubano, si eleva a icona del palcoscenico parigino, affrontando con coraggio le sfide di un'epoca e pagando il prezzo di un sogno troppo grande. Il film "Mister Chocolat" è un affresco che celebra la spinta all'ambizione, il desiderio di esplorazione artistica e la resilienza dell'animo umano di fronte all'ingiustizia e all'oblio.