"Fuga da Pretoria" è il vibrante racconto cinematografico di un ardito tentativo di evasione che ha realmente avuto luogo nel cuore dell’apartheid sudafricano. Nel 1979, due prigionieri politici, incarcerati per le loro azioni contro il regime razzista, si ritrovano dietro le fredde sbarre di una delle prigioni più sorvegliate del paese. Non disposti ad accettare il loro destino, iniziano a tessere una fuga che sfida ogni immaginazione.
L'ingegno e il coraggio si fondono in un piano tanto audace quanto ingegnoso: la creazione di chiavi in legno in grado di aprire le porte verso la libertà. Nel laborioso silenzio dell'officina carceraria, i due uomini scolpiscono la loro speranza, pezzo dopo pezzo, sotto lo sguardo indifferente dei compagni di prigionia, i quali, seppur temendo le ripercussioni, non possono fare a meno di ammirare la tenacia di chi osa sfidare il sistema.
E mentre la tensione cresce, il pericolo di fallimento si insinua ad ogni passo. La complicità silenziosa degli altri detenuti si manifesta nel cuore della notte, quando un astuto cortocircuito getta la prigione nell'oscurità, e distrazioni sapientemente orchestrate tengono i guardiani lontani dal sospetto. La posta in gioco è alta, il rischio è mortale, ma il desiderio di libertà non conosce confini.
"Fuga da Pretoria" non è solamente una fuga, ma un inno alla resistenza umana e alla lotta per la giustezza, che tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino all'ultima serratura, fino all'ultimo battito del cuore verso l'agognata libertà.