Nel cuore della remota Cantabria, nel nord della Spagna, nel 1868, si dispiega un'avventura che sfida il tempo: Marcelino Sanz de Sautuola y de la Pedrueca, accompagnato dal cacciatore Modesto Cubillas, si imbatte in una scoperta che cambierà per sempre la percezione della storia dell'umanità. Nelle oscure profondità delle grotte di Altamira, i due esploratori si trovano davanti a un misterioso spettacolo artistico: affreschi paleolitici dai colori vivaci, miracolosamente intatti dopo millenni.
Galvanizzato dalla scoperta, Marcelino è determinato a condividere il suo ritrovamento con la comunità scientifica. Ma la sua sete di conoscenza lo porta a scontrarsi con un muro di scetticismo. L'accademia, rigida nella sua incredulità, etichetta i dipinti come falsificazioni astute, frutto di un uomo in cerca di gloria e ricchezza. Marcelino, un tempo celebrato come un visionario, viene ora vilipeso come un impostore, la sua reputazione macchiata da accuse di frode e il suo incredibile ritrovamento viene rifiutato con disprezzo.
Intrappolato in una lotta contro il tempo e il pregiudizio, Marcelino non si arrende. La sua vita si trasforma in una missione inflessibile per la verità, un confronto serrato con l'onda di scetticismo accademico. Lotta per riscattare il suo nome e per dimostrare, contro ogni avversità, che la tela dell'uomo primitivo da lui ritrovata è autentica, un autentico manufatto del passato. "Altamira" è la storia di un uomo di fronte all'impossibile, un racconto di passione, di ingiustizia e della ricerca indomita di una verità sepolta.