Nel cuore inquieto del Kashmir del 1995 si dipana "Haider", la commovente interpretazione di Vishal Bhardwaj dell'immortale tragedia "Amleto" di William Shakespeare. Il giovane Haider, sopraffatto dalla notizia della sparizione inspiegabile del padre, ritorna nelle sue terre natie, ignaro del vortice di ombre in cui sta per essere risucchiato.
Il padre di Haider, un dottore dalla fervente umanità, cade vittima della sua stessa nobiltà d'animo quando, salvando la vita di un militante, viene inghiottito dal macchinario burocratico dell'esercito e della polizia, che lo cancella quasi dalla faccia della terra. La ricerca di Haider per scoprire la verità si trasforma in un viaggio disperato che scuote le fondamenta della sua esistenza.
Ma il dolore di Haider si intensifica quando si trova di fronte a una verità ancora più sconvolgente: l'amore incondizionato per la madre si spezza di fronte al suo legame illecito con l'ambiguo zio. Mentre cerca di accettare la tragica perdita del padre, Haider si ritrova in un dramma familiare che lo strazia, un conflitto tra l'affetto materno e la rabbia per il tradimento.
Il tumulto emotivo si trasforma ben presto in sete di vendetta quando viene a galla il ruolo dello zio nella brutale uccisione del padre. "Haider" si svolge sul filo di una narrazione incalzante, dove il dolore per una perdita personale si intreccia con i fili oscuri di un conflitto politico senza tempo, trascinando lo spettatore in un viaggio emozionante e tragico di un figlio che cerca giustizia per il padre e per se stesso, in un equilibrio precario tra amore familiare, tradimento e desiderio di vendetta.