Corvo Rosso non avrai il mio scalpo! (1972)

Nella cuore selvaggio del XIX secolo americano, Jeremiah Johnson, ex soldato dell'esercito degli Stati Uniti, decide di abbandonare i fragori della guerra per inseguire un'esistenza tranquilla al cospetto della natura. Lasciandosi alle spalle la civiltà, si avventura nelle inospitali terre dell'Ovest americano, dove la ricerca di un angolo di paradiso si trasforma in una prova di sopravvivenza e fratellanza. Nella vastità inesplorata, Johnson incrocia la strada con un astuto vecchio trapper che diventa suo maestro e guida, insegnandogli a destreggiarsi tra le insidie della natura selvaggia e le complesse dinamiche con le tribù indiane, in particolare con la tribù dei Crow, sulle cui terre in Colorado decide di edificare la propria dimora. Quello che ne segue è un fragile bilancio di coesistenza e rispetto reciproco, fondamenti della sua nuova vita. Tuttavia, la serenità del suo esistere idilliaco viene compromessa quando, in seguito a una richiesta delle truppe di cavalleria americana, Jeremiah compie un atto che incrina il sacro equilibrio con la tribù dei Crow, dando inizio a una spirale di eventi che minacciano di distruggere tutto ciò che ha costruito con fatica. Attraversando gli scenari mozzafiato e spesso spietati del West americano, "Corvo Rosso non avrai il mio scalpo!" si dipana come un meditativo viaggio sulla sopravvivenza, l'amicizia, e la ricerca incessante di una pace che sembra sfuggire di mano nel caos dell'immensità selvaggia. Jeremiah Johnson, nel suo cammino solitario, rimane un simbolo eterno di quest'eterna lotta, in una narrazione che tocca profondamente l'animo umano.