Nell'ombra crescente della Seconda Guerra Mondiale, il tenente colonnello John Lawrence si ritrova a misurarsi con la dura realtà di un campo di prigionia giapponese. La sua conoscenza del giapponese e dei costumi nemici lo rende una figura ambigua agli occhi di tutti: un prezioso intermediario per alcuni, un traditore per altri. Il campo è governato dalla mano ferrea del capitano Yonoi e del severo sergente Hara, che vedono nei prigionieri britannici l'ombra dell'infamia e della debolezza per essersi arresi senza onore.
La tensione si taglia con il coltello all'arrivo di un nuovo prigioniero, il maggiore Jack Celliers, la cui presenza getta scompiglio nelle dinamiche già precarie del campo. Yonoi, con la sua fede incrollabile nella disciplina e nella gloria, si scontra con l'etica di sopravvivenza degli alleati, considerando chi sceglie la vita al posto del suicidio un codardo.
La situazione si surriscalda e Lawrence si ritrova in bilico fra due mondi, tentando di trovare un ponte tra l'incomprensione culturale che segna un divario profondo tra giapponesi e britannici. Le sue mediazioni, viste con sospetto e ostilità, lo lasciano isolato in un mondo dove la comprensione reciproca potrebbe significare la differenza tra la vita e la morte.
"Furyo" è un viaggio teso e coinvolgente attraverso gli ideali contrastanti di guerra, onore e sopravvivenza, che intreccia con maestria il dramma umano e la resilienza in un racconto che lascia il pubblico sospeso fino all'ultimo respiro.