Shakespeare a colazione (1987)

Londra, 1969: nell'avvolgente caos della metropoli, due attori disoccupati, Withnail e Marwood, si ritrovano intrappolati in una vita di precarietà e disillusione. La loro esistenza quotidiana, scandita da freddo pungente, piatti sporchi da lavare e stravaganti minacce di spacciatori e irlandesi esagitati, ha trasformato il loro squallido appartamento a Camden in una vera e propria gabbia di disperazione. È la forza di questa disperazione a spingerli a desiderare una via di fuga, un cambiamento di scenario che possa offrire loro un barlume di speranza. Spinti dal bisogno di respirare altri arie, Withnail e Marwood si avventurano in una ritirata bucolica, accogliendo l'invito di soggiornare nel pittoresco cottage di campagna dello zio di Withnail, Monty, nella convinzione di trovare lì quella serenità tanto anelata. Ma ciò che li attende è ben lontano dalle loro più fervide fantasie. Giunti in campagna, il cielo non promette tregua: piogge incessanti inzuppano i loro vestiti e le loro speranze. L'armadio è vuoto, le loro abilità di sopravvivenza si rivelano tragicomicamente scarse e il tanto sognato rifugio si trasforma in un campo di battaglia contro gli elementi della natura e le sfide inaspettate. La situazione si complica ulteriormente con l'arrivo dello stravagante zio Monty, la cui personalità eccentrica non ha eguali, così come il suo interesse inquietante verso Marwood. Tra tentativi fallimentari di adattarsi alla vita rurale e incidenti esilaranti, il loro rifugio dalla realtà urbana si trasforma in un viaggio indimenticabile nel bizzarro, un percorso costellato di disavventure, solidarietà e momenti di comicità che rivelano l'assurdità dell'esistenza umana. "Withnail & I" non è soltanto una fuga dalla città, bensì una memorabile esplorazione dell'assurdo, un racconto che cattura l'essenza del disperato bisogno di evasione e il valore dell'amicizia nei momenti di maggior bisogno.