Missione in Manciuria (1966)

È il 1935, sul versante cinese del confine tra Cina e Mongolia, una regione di illegalità a causa dei combattimenti tra i signori della guerra in lotta tra loro e i banditi predoni. I missionari cristiani americani, guidati dall'inflessibile e severa Agatha Andrews (Margaret Leighton), hanno aperto una missione nella zona. La donna crede che, poiché stanno compiendo l'opera di Dio e perché sono americani, i signori della guerra e i banditi li lasceranno incolumi e il potenziale spargimento di sangue resterà fuori dalle mura della missione. Hanno avuto difficoltà a reclutare un medico, tanto più che una di loro, la sempre preoccupata Florrie Pether (Betty Field), moglie dell'unico insegnante maschio del campo, il mammone Charles Pether (Eddie Albert), è in avanzato stato di gravidanza, aggravato dal fatto che questa gravidanza è la prima di Florrie e lei è vicina alla menopausa. Alla fine reclutano un medico, che non si rendono conto essere una donna emancipata non religiosa finché non arriva. Si tratta della dottoressa D.R. Cartwright (Anne Bancroft), che ha le sue ragioni per accettare il lavoro nonostante la sua formazione laica. Lei e Andrews si trovano subito in disaccordo, e lo saranno ancora di più con il passare del tempo, dato che Cartwright, in nome della salvaguardia della vita, compie azioni che potrebbero essere contrarie alla morale cristiana. I missionari e Cartwright si ritrovano a combattere le potenziali malattie che entrano nell'accampamento e a proteggersi da uno spietato bandito mongolo di nome Tunga Khan (Mike Mazurki), che ha già distrutto la missione britannica nella zona. Ma l'eterna battaglia potrebbe essere per l'anima di Emma Clark (Sue Lyon), la missionaria più giovane e inesperta che è affascinata da Cartwright contro gli avvertimenti di Andrews di essere l'incarnazione del diavolo.