I disertori - A Field in England (2013)

Nelle desolate lande dell'Inghilterra post-guerra civile, Whitehead, un nervoso sostenitore dei realisti e ex assistente di un defunto alchimista, fugge dal macello del campo di battaglia. La sua fuga lo porta ad incrociare il cammino di tre semplici e bonari combattenti del fronte opposto, la cui unica aspirazione sembra quella di placare la sete nella prima taverna che incontreranno piuttosto che riprendere le armi. Il viaggio di questo improbabile quartetto si tinge di oscure sfumature quando si imbattono nell'inquietante O'Neil, anch'egli servo del defunto alchimista, ora in possesso di documenti rubati e di torbidi intenti. Con uno sguardo che cela pericoli inconfessabili, O'Neil costringe Whitehead a utilizzare le sue conoscenze esoteriche per individuare un tesoro nascosto nelle viscere di un campo che sembra estendersi all'infinito. Man mano che le tremanti mani di Whitehead portano alla luce una scatola di metallo, il gruppo inizia a scavare, ignaro che quel campo è tutt'altro che benigno. Tra le sue erbacce si nasconde una pericolosa provocazione alla loro sanità mentale: fungo dopo fungo, si trovano trascinati in un vortice allucinogeno che dissolve i confini tra realtà e paranoia, tra avidità e paura, tra sopravvivenza e follia. La quiete apparente della natura si rompe, e con essa la mente degli uomini, mentre si dibattono nella domanda che li attanaglia: è il campo a reclamare la loro ragione o sono essi stessi a sprofondare volontariamente nell'abisso della loro psiche? Il mistero maligno di questo campo si svela lentamente, lasciando nello spettatore l'eco di un'esperienza cinematografica che persiste inquietante ben oltre la fine del racconto.