Asher (2018)

Nelle ombre del sottobosco urbano, il veterano Asher (Ron Perlman) si muove con l'abilità e la precisione di chi ha fatto della morte un mestiere. Killer su commissione per conto del suo capo Avi (Richard Dreyfuss), Asher ha consacrato la sua esistenza a una solitaria sinfonia di omicidi, trovando conforto soltanto nei piccoli piaceri della vita, come il buon vino e la raffinata cucina. Ma sotto la superficie si nasconde il fermento di un risentimento crescente verso Uzi (Peter Facinelli), il giovane protetto pronto a soppiantarne il ruolo. La routine di Asher viene sconvolta quando Avi gli affida tre incarichi, tessere di un complesso piano vendicativo. L'abituale freddo calcolo del nostro killer si infrange contro un nemico imprevisto: la propria salute vacillante. Un improvviso calo lo porta a incrociare il cammino di Sophie (Famke Janssen), un'insegnante di balletto che lotta con il dolore per la demenza degenerativa della madre Dora (Jacqueline Bisset). Tra loro nasce un legame improbabile, un fiore delicato che sboccia nel giardino segreto delle loro solitudini. Ma mentre l'intesa tra Asher e Sophie si dipana in un corteggiamento cauto, tremendo di rivelazioni impossibili, il destino impone al nostro killer un'alleanza con Uzi per un'operazione congiunta. Un contrattempo trasforma quella che doveva essere una missione come tante in una sentenza di morte per Asher. Ciò che ha trovato nella tenerezza di Sophie e nella pace effimera di un'esistenza finalmente illuminata, ora pende a un filo, minacciato da un mondo oscuro che non concede scampo. Asher si troverà a dover bilanciare l'istinto di sopravvivenza con il desiderio di proteggere il fragile abbozzo di vita che ha appena iniziato a tracciare.