Becket e il suo re (1964)

Nell'austera solennità della Cattedrale di Canterbury, il petto nudo sotto il freddo marmo, Enrico II (Peter O'Toole), sovrano incontrastato dell'Inghilterra dal 1154 al 1189, si prostra in umile penitenza sulla tomba del suo consigliere di un tempo, Thomas Becket (Richard Burton). Tra le sacre mura, la memoria del re ripercorre un labirinto di ricordi, rivivendo gli eccessi e i frivoli piaceri condivisi con l'antico compagno di dissolutezze. Nel delicato gioco di potere tra trono e chiesa, Enrico II, per rafforzare la propria autorità, nomina Becket, il suo fedele compagno di bagordi, Arcivescovo di Canterbury. Il sovrano è convinto che Becket, ormai a lui plasmabile, gli consentirà di prevalere nelle continue dispute con il clero. Ma l'insediamento segna per Becket l'inizio di un inatteso risveglio interiore, una chiamata alla fede che si radica profondamente nell'anima. Contrariamente alle aspettative del re, Becket abbraccia con ardore il suo nuovo ruolo ecclesiastico e si ritrova in una lotta morale, schierando la sua fedeltà con la chiesa contro i desideri egocentrici del re. Il legame fra i due uomini, un tempo consolidato da vizi e complicità, si sgretola inesorabilmente, sfociando in uno scontro incendiario che trascende la loro personale faida. "Becket e il suo re" è un racconto avvincente che intreccia amicizia e tradimento, potere e fede, narrando di due uomini con destini opposti: uno verso la corona, l'altro verso la santità. Un'indimenticabile esplorazione della trasformazione di due amici, uniti dalla simile superbia di carne e spirito, in acerrimi nemici nel perseguimento delle loro vie distinte.