Il cerchio di sangue (1967)

Essendo il direttore del circo e avendo il suo nome legato, il Great Rivers Circus, attualmente in viaggio per la Gran Bretagna, appartiene apparentemente a Monica Rivers, nonostante sia solo comproprietaria, una parte della quale ha venduto sei anni fa dopo la morte del marito, uno degli artisti. Nonostante lui sia il suo occasionale compagno di letto, se avesse i fondi necessari comprerebbe il suo socio in affari, Albert Dorando, il direttore del circo, che è in parte proprietario e che nessuno conosce tranne loro due. Il circo ha già avuto una stagione negativa, e Monica vede la morte in scena di uno dei suoi artisti di punta non come una tragedia, nella sua fredda visione che nessuno è indispensabile, ma piuttosto come un'opportunità, credendo che la curiosità morbosa del pubblico aumenterà i futuri incassi. Inoltre, è in grado di sostituire rapidamente il numero del defunto con quello di Frank Hawkins, un personaggio sconosciuto che è apparso dal nulla. All'apparenza, il suo numero finisce per essere davvero in grado di sfidare la morte. Quando al circo si verifica un'altra morte, questa volta per un evidente omicidio, si fa strada l'ipotesi che anche la prima morte sia stata un omicidio. Questa seconda morte non solo getta nel panico gli altri artisti, molti dei quali credono che sia Monica l'assassina, dato che è quella che ha più da guadagnare e che ha mostrato poco dolore, ma anche Scotland Yard indaga, con il sovrintendente Brooks che viene incaricato di rimanere al circo fino a quando gli omicidi non saranno risolti. Al di là del comportamento aggressivo di Frank fin dal suo arrivo, sia nel volere lui stesso una parte del circo sia nel voler essere l'unico interesse romantico di Monica, la situazione si complica con l'inaspettato ritorno della figlia di Monica, Angela Rivers, dalla scuola di specializzazione. Monica, in questo processo, dimostrerà o meno il suo istinto materno verso la figlia rispetto al suo istinto spietato per l'attività circense.