Gli abbracci spezzati (2009)

Nell'effervescente cuore di Madrid, si aggira Harry Caine, uno sceneggiatore cieco che vive in un mondo di buio, ma la cui creatività brucia vivida come una fiamma inossidabile. Affiancato dalla fedele assistente Judit e dal figlio di lei, Diego, Harry conduce un'esistenza serena. Ma la quiete è solo apparente, perché la morte di Ernesto Martel, un ricco uomo d'affari, sta per portare alla luce ombre di un passato che Harry avrebbe preferito restasse sepolto. Quattordici anni prima, Harry era Mateo Blanco, un regista di fama, catturato in una rete di passione, ossessione e arte cinematografica. La sua vita si colora di sfumature inebrianti quando si innamora di Lena, amante di Ernesto, e la sceglie come sua musa per un film finanziato dallo stesso Ernesto. Ma mentre la cinepresa cattura le immagini di Lena, l'occhio geloso di Ernesto filma ben altro, trasformando il set in un campo di battaglia emozionale. Ernesto, sprofondo nella possessività, incarica il proprio figlio di documentare la realizzazione del film, creando così un'ombra che perseguita Lena e Mateo, fornendo a Ernesto un quotidiano e insidioso reportage. E nel sottofondo, Judit cova un risentimento ardente nei confronti di Lena, gettando le basi per un impatto destinato a riecheggiare nel tempo. Oggi, con l'alias di Harry, il protagonista si trova a lottare con i fantasmi di quel passato, costretto ad affrontare ferite che si sono infettate nel corso di più di un decennio. "Gli abbracci spezzati" è un caleidoscopio che riflette ricchezza, gelosia, famiglia, colpa e una ricerca incessante della creatività, dove ogni abbraccio contiene in sé la potenzialità di guarire o di infrangere. Un film che invita lo spettatore a immergersi in un dramma intenso, dove l'amore, l'arte e i segreti si intrecciano indissolubilmente, costruendo un racconto avvolgente che solo il grande schermo può contenere.