Le margheritine (1966)

In "Le margheritine", ci immergiamo in una satira anacronistica che segue il percorso caotico di due adolescenti, entrambe chiamate Marie, che sfidano il mondo con una filosofia di vita tanto semplice quanto radicale: se il mondo è corrotto, sarà la loro gioia esserlo altrettanto. Bionda l'una, bruna l'altra, le due Marie incarnano l'energia ribelle della gioventù, decidendo di trasformare ogni giorno in un teatro del ridicolo, dove i confini tra gioco e realtà si sfumano in una serie di scherzi audaci. Attirando uomini più anziani nella loro ragnatela, le giovani si lanciano in una spirale di gluttonia e distruzione, vivendo di espedienti e appagandosi di laute cene alle spalle di questi cavalieri temporanei. Fra risate e provocazioni, la loro vita diventa un carosello di eccessi, mentre consumano e demoliscono ciò che incontrano sulla loro strada con un'apparente insouciance. Dietro il velo di queste avventure al limite del grottesco, "Le margheritine" diventa anche un manifesto del farce femminista, un film che ha osato tanto da attirarsi la censura immediata del governo. Ma sotto il trionfo apparente del caos, si cela una domanda sottile: verso quale destino stanno accelerando queste giovani anime indomite? Il film vi invita in un viaggio dove il divertimento sfrenato danza sul filo del caos assoluto e dove ogni risata nasconde un'ombra di riflessione sul mondo che le Marie hanno deciso di sfidare.