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Poster of Game Change

Game Change (2012)

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Trama

Nell'estate del 2008, il senatore John McCain si trova in difficoltà nella corsa alla Casa Bianca, in svantaggio rispetto al carismatico Barack Obama. Con la vittoria che sembra sfuggire dalle mani, i suoi consiglieri, guidati dall'astuto stratega Steve Schmidt, propongono una mossa audace: selezionare una vicepresidente donna. La scelta cade su Sarah Palin, governatrice dell'Alaska, le cui qualità oratorie e il carisma riescono a infondere nuova energia nella campagna elettorale. Ma l'entusiasmo iniziale si trasforma presto in preoccupazione quando emergono le lacune di Palin sui temi cruciali di politica internazionale. Gli errori in pubblico e l'imitazione esilarante di Tina Fey la trasformano in bersaglio preferito dei comici e della critica mediatica, sollevando dubbi sulla sua idoneità a un passo dalla presidenza. Mentre la pressione si fa insostenibile, Palin inizia a mostrare segni di ritiro emotivo, sentendo la mancanza della sua famiglia e faticando a gestire l'incessante esame dei media. L'imbarazzante intervista con Katie Couric non fa che aumentare i timori sulle sue capacità. La reazione di Schmidt è radicale: abbandonare il tentativo di istruirla sui dettagli delle politiche, e fornirle invece un copione da seguire. Tuttavia, quando Palin sembra ritrovare la sua voce durante il dibattito con Biden, si distacca dal copione prestabilito, prendendo una direzione inaspettata. "Game Change" è una rappresentazione elettrizzante del rischio calcolato che una campagna politica assume nel tentativo di cambiare le regole del gioco. Un equilibrio precario tra ambizione e disastro, dove in palio non c'è altro che l'ufficio più alto del paese. Mentre la stella di Palin sale e scende, il film approfondisce le dinamiche turbolente di una campagna che ha osato sfidare il consueto, ma a quale prezzo?