Gully Boy (2019)

Intrappolato nelle spire di un'esistenza predestinata alla mediocrità, Murad, un giovane ventiduenne cresciuto nei tortuosi vicoli dei ghetti di Mumbai, si ritrova a vivere la vita che altri hanno scelto per lui. Figlio di un autista, Murad è il frutto di un sogno genitoriale, quello di una carriera in bianco colletto che svanisce al ritmo di un battito diverso, quello del suo cuore. Nel caos della megalopoli, tra le baracche e le disuguaglianze, echeggia il suono rivoluzionario dell'hip hop, un fenomeno emergente che risuona con la voce del popolo. È proprio in queste rime potenti e nei beat pulsanti che Murad trova la sua vera vocazione. Il rap diventa la sua fuga, un modo per esprimere la sua storia e quella dei suoi simili, una ribellione contro le barriere sociali ed economiche che lo imprigionano. Il percorso di Murad è quello di un eroe moderno, che affronta il pregiudizio e lotta per dare voce alla sua arte. La sua è una battaglia contro le convenzioni, in bilico tra il rispetto delle tradizioni e la sete di autenticità. "Gully Boy" è l'odissea urbana di chi rincorre un sogno in un mondo che sembra non lasciare spazio all'aspirazione personale, una narrazione cruda ma avvolgente che ci porta nelle profondità di Mumbai, mostrando come il rap di strada possa diventare il megafono di una generazione che non vuole più restare in silenzio.