Il diritto di opporsi (2019)

Nel profondo Sud degli Stati Uniti, dove gli echi della segregazione risuonano ancora nelle aule di giustizia, si staglia la figura di Bryan Stevenson, un giovane avvocato di straordinaria tempra morale. Fresco di laurea ad Harvard, Stevenson si trova di fronte a un bivio che potrebbe condurlo verso un futuro professionale dorato. Tuttavia, è un sentiero meno battuto quello che sceglie di percorrere: l'Alabama, terra di ingiustizie radicate e di condanne sommarie. Tra i corridoi di tribunali che riecheggiano preconcetti, Bryan diviene baluardo di coloro che, privi di voce, si trovano ingiustamente dietro le sbarre. Uno tra questi è Walter McMillian, il cui destino sembra segnato da un'accusa infondata dell'omicidio di una giovane ragazza. Nonostante le prove a suo favore e l'evidente manipolazione testimoniale, McMillian attende il suo destino nel braccio della morte. Stevenson, con l'aiuto dell'instancabile attivista locale Eva Ansley, si tuffa in una battaglia che va oltre il semplice caso giudiziario. È una lotta contro una macchina legale e sociale che sembra immutabile, una sfida contro un razzismo aperto e insidioso. "Il diritto di opporsi" non è solo la cronaca di un caso controverso, ma il racconto di come il coraggio e la determinazione possano incrinare le fondamenta di un sistema apparentemente impenetrabile. Mentre gli anni scorrono, Bryan Stevenson si trasforma, maturando da giovane idealista a colonna portante di una comunità in cerca di giustizia e redenzione. Il suo viaggio è un inno alla perseveranza umana e un monito contro le disuguaglianze che persistono, un racconto appassionato che invita lo spettatore a riflettere sulla vera essenza della misericordia e del diritto di ciascuno a un giudizio equo.