Millennium (1989)

In un futuro non troppo lontano, la tragedia si abbatte dal cielo. Un aereo precipita, lasciando dietro di sé un mistero fitto come la nebbia di un mattino gelido. Bill Smith, incaricato dall'NTSB di portare luce sulle cause dell’incidente, si ritrova assorto in un ginepraio di indizi contraddittori. Nel tentativo di discernere il confine tra errore umano e fatalità, un'inquietante registrazione della cabina di pilotaggio lo sospinge ai confini del possibile. Parallelamente, le teorie di un fisico teorico, Dr. Arnold Mayer, sull'esistenza del viaggio nel tempo e le visite da epoche lontane risuonano stranamente familiari alle orecchie di Smith. Sarà forse più di una coincidenza? Nel cuore del relitto, la figura enigmatica e avvenente di Louise Baltimore entra in scena, sortilegio vivente che incanta Smith fino a un incontro appassionato che sfida tempo e logica. Ma all'alba, l'idillio si trasforma in incombente minaccia, e Louise, ora estranea e pericolosa, costringe Smith a mettere in dubbio la realtà che lo circonda. La verità è un salto nel buio: Louise è un'agente del tempo proveniente da un futuro distopico, mille anni avanti, dove l'infertilità sta annientando l'umanità. Il suo compito è sostituire i passeggeri di aerei condannati con corpi senza vita che ne riproducano l'aspetto, una missione di salvataggio per il suo mondo morente. Ma viaggiare nel tempo non è uno scherzo cosmico privo di rischi: un passo falso potrebbe innescare un paradosso temporale capace di cancellare la loro esistenza. Smith si trova così di fronte a un bivio che trascende l'etica e la morale: restare ancorato al presente o gettarsi in un futuro non ancora scritto, dove il destino dell'umanità pende da un filo sottile come il battito di ali di una farfalla. Nel cuore del caos, l'amore e il dovere si scontrano in un'epica lotta contro il tempo, dove ogni scelta può eco nel passato e riecheggiare per l'eternità.