Moby Dick - La balena bianca (1956)

Nel cupo mondo marittimo del 1841, un giovane uomo di nome Ishmael, spinto dall'ambizione e dalla curiosità, si imbarca sul Pequod, una baleniera le cui vele si gonfiano di promesse e di oscuri presagi. Sotto il comando del Capitano Ahab, un uomo scolpito nella roccia del rancore e della vendetta, la nave solca implacabile l'oceano, con un'unica, ossessiva missione: dare la caccia a Moby Dick, la leggendaria balena bianca. Il Capitano Ahab, con il suo passo reso inconfondibile dal legno della gamba artificiale che batte sul ponte, è un uomo consumato da un insaziabile bisogno di vendetta. La sua vita e la sua anima sono segnate da un incontro passato con la balena, durante il quale ha perso non solo la sua gamba, ma anche una parte di sé stesso. La sua determinazione a catturare la creatura è talmente feroce che non esita a mettere a repentaglio tutto ciò che ha: la sicurezza del suo equipaggio, la sua stessa nave, e persino la sua esistenza. Mentre la Pequod si addentra nelle profondità marine, è evidente che la sete di vendetta di Ahab non sarà saziata fino a quando non avrà fatto i conti con il suo nemico sfuggente. L'equipaggio, inizialmente semplici marinai su una nave baleniera, si ritrova intrappolato in un gioco pericoloso di ossessione e rappresaglia. Il sinistro eco dello scalpiccío del capitano riecheggia come un oscuro monito del prezzo della vendetta, con l'ombra incombente di Moby Dick, la grande balena bianca, a ricordare che il mare non dimentica e non perdona.