Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth (1997)

In "Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth", il vasto universo di "Shin Seiki Evangelion" si ripiega su se stesso in un'esperienza cinematografica che ripercorre con ardore la saga originale della serie TV, arricchita da nuove scene che impreziosiscono il racconto. Il film si dipana in due atti distinti: il primo è una rievocazione intensa degli episodi iniziali, un riassunto che scorre veloce tra emozioni crude e azioni vibranti, intessendo i momenti salienti in un mosaico di memorie ed epiche battaglie. Mentre il passato si intreccia nuovamente di fronte agli occhi dello spettatore, si aprono le porte del secondo atto, un nuovo capitolo che prende il via esattamente dove la serie televisiva aveva posto una pausa. L'organizzazione NERV, un tempo pilastro della resistenza umana, è sull'orlo dell'inutilità. È in questo quadro desolante che SEELE, un patto ombroso, coglie l'occasione per lanciare un assalto commando contro la sede indifesa di NERV. Nel cuore di questo tumulto, Asuka si trova in bilico tra la coscienza e l'oblio, sigillata nel suo EVA e la sua incolumità pende da un filo. Contemporaneamente, Misato e i suoi compagni affrontano la titanica impresa di rintracciare Shinji e Rei, ora bersagli di un assassinio programmato dalle forze implacabili di SEELE. Il tutto sfocia in una conclusione che non è altro che un prologo, un'anticipazione di 30 minuti di ciò che diverrà il cuore pulsante di "The End of Evangelion", il prossimo capitolo di questa epica narrativa. "Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth" è allo stesso tempo una sinfonia di nostalgia e aspettativa: un viaggio cinematografico che fa da ponte tra passato e futuro, un preludio carico di suspense che tiene gli spettatori con il fiato sospeso, desiderosi di scoprire il seguito di questa avventura animata senza tempo.