Gli intrighi del potere - Nixon (1995)

In "Gli intrighi del potere - Nixon", il regista Oliver Stone ci guida attraverso il labirinto di luci e ombre che compongono la figura di Richard Nixon, un uomo il cui nome è scolpito nella storia con inchiostro di controversia. Cresciuto in una famiglia Quacchera severa, il giovane Nixon scopre presto la scintilla dell'ambizione politica, un fuoco che arde parallelo al suo timido corteggiamento della futura moglie, Pat, ritratta con sfumature delicate da Joan Allen. Il film scava nelle contraddizioni della personalità di Nixon, mostrando come lo spietato astio della campagna contro Helen Gahagan Douglas si contrapponga a un sorprendente atto di auto-denigrazione, il discorso del "Checkers". La sua sconfitta nelle presidenziali del 1960 contro il carismatico e al contempo disprezzato John F. Kennedy, seguita dal fallimento nella corsa a governatore della California nel 1962, sembrerebbero preludere al tramonto della sua carriera politica, ma il destino aveva altri piani. Privo dell'aura magnetica dei suoi rivali, Nixon dimostra di essere un tattico politico geniale. Aggirando le turbolenze dell'epoca e cavalcando l'onda di contraccolpo al movimento anti-guerra, si impadronisce della presidenza nel 1968. Tuttavia, è proprio quando sembra consolidare il suo potere, in un'Oval Office testimone del suo distacco crescente dalla realtà, che la paranoia di Nixon sboccia in tutta la sua distruttiva magnificenza. Ciò culmina nel noto scandalo del Watergate, una vicenda tempestosa che non solo definirà la sua presidenza, ma segnerà indelebilmente il suo posto nella storia. Attraverso una narrazione avvincente, "Gli intrighi del potere - Nixon" svela la complessa trama di un uomo segnato da ambizione e intelligenza, ma anche da una fatale inclinazione verso l'autodistruzione. Un ritratto intenso che non mancherà di affascinare e interrogare, sollevando la cortina sulle pagine più oscure del potere.