Il bandito delle 11 (1965)

Nella vibrante cornice parigina, Ferdinand Griffon è un uomo sospeso nel vuoto di una vita che non riconosce più sua. Licenziato dal suo lavoro in televisione e soffocato da un matrimonio senza amore con una donna dell'alta società italiana, Ferdinand si trova a partecipare suo malgrado a una festa nel lussuoso domicilio del suocero, un incontro che più che promettente sembra un'ulteriore gabbia alle sue ambizioni smarrite. È in questa atmosfera di noia e pretensioni che il destino gli gioca un asso: Marianne Renoir, la tata assunta dal cognato e fiamma del suo passato, irrompe come una brezza fresca, insinuante e pericolosa. Marianne, che affettuosamente lo chiama Pierrot, è un vortice di mistero e fascino che non tarda a risucchiare Ferdinand in un'antica passione riaccesa. Dopo una notte di intimità rubata, il velo di mistero che avvolge Marianne si strappa, rivelando un passato oscuro costellato da traffici d'armi e minacce letali. La realtà si tinge di un rosso pericolo quando i fantasmi in agguato nella vita di Marianne decidono di scendere in campo, costringendo i due amanti a un'estemporanea fuga dalla capitale francese. Abbandonato il tepore fasullo di una vita borghese, Pierrot e Marianne intraprendono un viaggio senza meta, un'avventura che li porterà lungo le coste del Mediterraneo, in una corsa sfrenata contro il tempo e gli inseguitori. La loro è una danza sul filo del rasoio, un'esistenza al limite tra l'euforia di un amore ritrovato e la costante minaccia di un nemico invisibile e implacabile. Lungo strade polverose e paesaggi mozzafiato, il loro percorso si snoda erraticamente, un tentativo disperato di sfuggire al proprio passato e forgiare un futuro incerto, ma libero dalle catene della conformità. "Il bandito delle 11" è un viaggio inebriante attraverso la ribellione e il desiderio, un invito a spingere lo sguardo oltre il quotidiano, in una spirale di pericolo e passione che promette di tenervi con il fiato sospeso fino all'ultimo, imprevedibile istante.