Tai ji 1: Cong ling kai shi (2012)

Nel remoto villaggio della sua infanzia, Yang Lu Chan è noto come "Il Mostro" a causa di un'insolita protuberanza sulla fronte. Questa anomalia, però, è molto più di un semplice segno distintivo: quando viene toccata, trasforma Yang in un guerriero di kung fu senza eguali. Ma c'è un prezzo da pagare: con ogni combattimento, il corno scurisce in modo minaccioso, preannunciando la morte di Yang qualora diventasse completamente nero. La scomparsa della madre amata conduce Yang a cercare consolazione nelle dottrine del suo maestro, Lao Zhao, leader dell'armata della Verità Divina, oppositori delle avide forze dell'imperatore. Dopo un attacco spietato delle truppe imperiali, che lascia il maestro Dong in fin di vita, quest'ultimo trasmette a Yang un ultimo, disperato consiglio: trovare il maestro Chen Chang Xing nel lontano villaggio di Chen e apprendere l'arte del Tai Chi, che potrebbe salvargli la vita. Giunto a destinazione, Yang scopre che gli abitanti del villaggio sono restii a condividere il loro sacro sapere con gli estranei. Si imbatte in Chen Yu Niang, impetuosa figlia del maestro, che lo sconfigge ripetutamente nel tentativo di dissuaderlo. Un sagace lavoratore suggerisce a Yang di assimilare il Tai Chi osservando i movimenti di lei, facendo di ogni sconfitta un'occasione di apprendimento. Intanto, il villaggio di Chen sta per essere travolto da un'ondata di cambiamento. Fang Zi Jing, ex amante di Yu Niang e uomo istruito in Europa, ritorna con l'ambizioso progetto di costruire una ferrovia che attraversi le loro terre. Di fronte al rifiuto del villaggio, egli ritorna con una macchina bellica, soldati britannici e la formidabile Claire Heathrow, rappresentante della ferrovia, pronti a distruggere il villaggio. Nel mezzo di questa lotta per la sopravvivenza, Yang intravede un'opportunità: diventare l'eroe di cui il villaggio ha bisogno potrebbe convincere gli abitanti a condividere con lui i segreti del Tai Chi. Un conflitto epico è sul punto di scoppiare, e sarà la prova definitiva del coraggio, della tenacia e della padronanza di Yang sull'arte proibita del Tai Chi.