La battaglia di Algeri (1966)

Algeri, 1954. Le strade polverose della città si trasformano nell'epicentro di una lotta che brucia come un fuoco sotto la cenere. Il Fronte di Liberazione Nazionale algerino (FLN), guidato da un desiderio ardente di libertà, scatena la battaglia per l'indipendenza con una serie di attentati mirati contro la polizia francese. La risposta della Francia non tarda ad arrivare, cruenta e spietata: una bomba esplode nel quartiere arabo, un'ombra di morte che si allunga sui suoi abitanti. "La battaglia di Algeri" ci conduce nel cuore pulsante della rivoluzione, mostrando la cruda realtà del conflitto da entrambi i fronti. La Legione Straniera Francese, giunta dall'amara sconfitta in Vietnam, è guidata dal colonnello Mathieu, il cui pugno di ferro e disprezzo per i diritti umani sono il prezzo che è disposto a pagare per assicurarsi la vittoria. Ma l'oppressione brutale alimenta solo la determinazione del FLN, che contrattacca con un piano temerario: tre donne, armate fino ai denti, si infiltrano nel vivace quartiere europeo, seminando distruzione. Il contrasto tra le torture inflitte dai francesi e gli attacchi dinamitardi degli algerini in innocenti locali mette a nudo la corrosione morale della guerra, che macchia le mani di chiunque vi sia coinvolto. "La battaglia di Algeri" è un viaggio crudo e diretto nella lotta per l'indipendenza. Ci porta attraverso i vicoli labirintici di Algeri, dalle nebbie dei bar europei alle affollate vie del distretto arabo, dipingendo il ritratto vivido di una città in pieno conflitto. Un testamento alla sofferenza umana e alla persistente ricerca della libertà che si conclude con il trionfo, non senza sacrifici, dell'indipendenza algerina nel 1962. Attraverso fumo e macerie, lo spirito di Algeri si rialza, eternamente indomito.