The Burning (1981)

Nelle assolate terre del Camp Blackfoot si cela una figura tanto burbera quanto temuta: Cropsy, il custode alcolizzato dal temperamento sadico. Stanchi delle sue angherie, un gruppo di giovani ospiti del campo escogita uno scherzo per rifarsi delle sofferenze subite. Ma ciò che doveva essere una semplice burla si trasforma in tragedia, lasciando Cropsy orribilmente sfigurato e relegato in ospedale per lunghi e tormentati cinque anni. La trasformazione di Cropsy non si limita alle cicatrici che deturpano il suo corpo; l'uomo che esce dall'ospedale è un fantasma del passato, il cui spirito è segnato da cicatrici ben più profonde e invisibili. Navigando in un mondo che sembra averlo dimenticato, il suo desiderio di vendetta cresce inesorabile. Il palcoscenico della sua vendicativa odissea è il Camp StoneWater, luogo non distante da dove il passato ha lasciato il suo marchio indelebile. Armato di un paio di cesoie, simbolo palpabile della furia repressa, Cropsy si insinua tra i vivaci corridoi estivi, trasformandosi in uno spettro vendicativo che setaccia i sentieri dove un tempo regnava. "The Burning" traccia una linea sottile tra gioco crudele e punizione, dipingendo un ritratto di terrore dove le azioni di un istante si trasformano in un'eternità di orrore. Mentre il solito clima idilliaco del campo estivo si prepara ad accogliere nuovi sorridenti volti, i riecheggiare cupi della vendetta di Cropsy stanno per irrompere, trasformando un'innocente stagione in un incubo senza fine. Un promemoria funesto che alcune ferite, visibili e nascoste, non guariscono mai completamente.