Le colline hanno gli occhi (1977)

Nel torrido deserto che si stende verso l'orizzonte, la famiglia Carter si avventura in un viaggio che si preannuncia come un passaggio verso nuove speranze in California. A guidare il gruppo è l'ex detective Big Bob Carter, accompagnato dalla moglie Ethel, i figli Bobby, Brenda e Lynn, il genero Doug e la piccola nipote Katy, avvolti nel confort della loro roulotte. Incurante degli ammonimenti di un eremita gestore di un distributore di benzina, l'ostinato Big Bob devia dal percorso principale, conducendo i suoi cari nel cuore di un'area interdetta, segnata dai resti di test nucleari. Un disastro imprevisto li lascia naufraghi in un deserto implacabile, lontano da ogni civiltà. Big Bob e Doug, mossi dalla speranza di trovare aiuto, si lanciano nell'immensità desolata, senza immaginare la spirale di orrori che sta per avvolgere l'intera famiglia. La ricerca di salvezza si trasforma in incubo quando Big Bob cade prigioniero di un essere degenerato, frutto di una realtà al margine del mondo moderno, forgiato dalla brutalità del deserto. Mentre l'oscurità cala sul deserto, i Carter si trasformano da cacciatori a prede, braccati da una tribù di cannibali psicotici, relitti di un'epoca remota e assetati di terrore... e di carne. Accerchiati dal male, i Carter sono costretti a lottare con ferocia per la sopravvivenza, trasformando il loro sogno di pacifiche vacanze californiane in una lotta disperata contro orrori indicibili. Quel che era iniziato come un viaggio di famiglia, si muta in un crudo testimone della resilienza umana contro le mostruosità che le colline nascondevano al mondo.