Il leone d'inverno (1968)

Nel cuore dell'inverno del 1183, le fredde mura di pietra del castello di Re Enrico II si animano di una tensione palpabile. Il monarca anziano e calcolatore, interpretato da un Peter O’Toole nel pieno della sua maestria, ha convocato una riunione natalizia dai contorni tutt'altro che festosi. Con un astuto gioco di strategia, mira a nominare il suo erede, un annuncio destinato a placare, o forse ad accendere, la brama di potere che attanaglia la sua discendenza. Il castello diviene teatro di una drammaturgia reale, con personaggi che tessono le loro trame dietro le quinte di un banchetto apparentemente conviviale. Tra questi, l'astuta regina Eleonora d'Aquitania, interpretata da una Katharine Hepburn immortale, che benché imprigionata per i suoi intrighi, non ha perso la sua acume politico; la seducente amante del re, la principessa Alais, in bilico tra desiderio e dovere politico; e i tre figli di Enrico - Riccardo, Geoffrey e Giovanni - ognuno agguerrito nel rivendicare il diritto al trono. Mentre il re predilige il giovane e inesperto Giovanni, la regina Eleonora contrappone con determinazione la forza e il carisma di Riccardo. L'atmosfera natalizia, piuttosto che riportare armonia, si carica di sotterfugi e ambizioni nascoste. Nel gioco per la successione, ogni mossa è calcolata, ogni alleanza è effimera e ogni parola può essere un doppio filo. "The Lion in Winter" è un intricato labirinto di politica e potere, dove le passioni familiari si confondono con le machiavellistiche manovre per la successione. In una danza dove ogni passo può essere l'ultimo, il destino dell'impero è appeso a un filo. Mentre le feste si avvicinano, il dono più ambito è il trono stesso, e nella fredda stagione, ogni cuore nasconde un fuoco segreto che arde per la corona. Chi emergerà vincitore in questa battaglia di inganni e volontà? Nel gioco dei troni di un regno invernale, ogni decisione può portare pace o gettare il regno nel caos.