Il mercante di Venezia (2004)

Nel cuore pulsante di Venezia, città di libertà ma anche culla di una feroce intolleranza del XVI secolo, si dipana la storia avvincente de "Il mercante di Venezia". Antonio, mercante dalla natura malinconica e dall'affetto profondo per il giovane Bassanio, si trova a dover affrontare un dilemma. Quando l'amico gli chiede una grossa somma per corteggiare l'incantevole Portia, Antonio, con il suo capitale investito in navi in viaggio per i mari, è costretto a rivolgersi a Shylock, un usuraio ebreo disprezzato. Shylock, mascherando il suo rancore con un'aria di generosità, propone un prestito senza interessi della durata di tre mesi, ma con una condizione macabra: qualora il debito non venga saldato, Antonio dovrà cedergli una libbra della sua carne. A complicare ulteriormente le cose, Jessica, la figlia di Shylock, fugge con un cristiano portando via ricchezze e gioielli del padre, scatenando in lui un furore incontenibile. Mentre Bassanio è lontano, assorto nella conquista della splendida Portia e inconsapevole della tempesta che si sta addensando a Venezia, il destino gioca una carta crudele: le navi di Antonio affondano, rendendolo incapace di ripagare il debito. Shylock, accecato dalla rabbia, rifiuta qualsiasi accordo non previsto dal loro patto, trascinando Antonio davanti alla corte di Venezia per esigere la sua libbra di carne. Con il verdetto della corte in bilico, è Portia a scendere in campo, determinata a ribaltare le sorti con un'astuta manovra. "Il mercante di Venezia" tesse una narrazione intensa di amore, dovere e vendetta acerba, disegnando il ritratto vivido di un'epoca in cui pregiudizi religiosi e dilemmi finanziari si intrecciano, portando a conseguenze drammatiche e imprevedibili.