Nelle strade di Vienna, dove la musica dona vita alla pietra dei vicoli, vive Erika Kohut, pianista dal talento incontestabile ma intrappolata in un'esistenza che sfiora a malapena il palcoscenico dei grandi concerti. Erika, alle soglie di una matura età, è avvinghiata al dominio di una madre con cui intrattiene un rapporto ora sottomesso, ora bellicoso, riflesso delle tastiere che suona con maestria. Schubert e Schumann sono per lei rifugi sacri, serenate che la consolano dalla severità con cui tratta i suoi studenti, specchio di una realtà piena di privazioni.
La vita di Erika è una sinfonia di solitudine, le sue giornate si consumano tra le mura opprimenti di una casa condivisa con la madre. Tuttavia, sotto la superficie di questa composizione esiste una nota segreta, un motivo oscuro che la conduce nei negozi di articoli sessuali, nei peep-show e nei cinema drive-in di Vienna. La sua sessualità, un valzer contorto di voyeurismo e autolesionismo, si svolge in penombra, staccata dalla monotonia del quotidiano.
In questo inquietante concerto, Walter, uno studente sicuro di sé e dotato di una scintilla di genialità musicale, stona la melodia con la sua aperta attrazione verso la sua enigmatica insegnante. Erika, inizialmente glaciale e distante, ben presto impone la propria volontà, pretendendo di dirigere la loro sinfonia non convenzionale. Il gioco prende una svolta inaspettata quando lei gli scrive una lettera, un invito sorprendente nel labirinto delle sue fantasie più intime.
Mentre il sipario si alza su questa relazione insolita, sorge il dubbio: come reagirà Walter alla proposta sfacciata di Erika? E in questo intricato balletto di desiderio e controllo, fino a che punto il potere del sesso si intreccia con le nostre facoltà più intime? "La pianista" è una melodia che turba, esplorando le profondità del desiderio umano, l'oscurità delle ossessioni, e la struggente potenza della musica.