Il sarto di Panama (2001)

Espulso dai teatri europei di spionaggio per un'avventura amorosa poco discreta, l'agente del MI6 Andy Osnard si ritrova relegato nell'opprimente caldo di Panama, una terra che, nonostante la sua apparente tranquillità, si rivela un crocevia di intrighi geopolitici. Il Canale di Panama è il cuore pulsante di questa nazione, un'arteria commerciale vitale, e un simbolo di potere che ha già mostrato il suo lato oscuro durante il corrotto regime di Noriega. Nel tentativo di infiltrarsi nelle viscere del potere panamense, Andy punta i suoi occhi di predatore su Harry Pendel, sarto di professione, artigiano di eleganza per l'élite del paese e possedendo una lista di clienti che è un vero e proprio registro delle sfere alte della società. Harry, uomo dal passato enigmatico, con una Savile Row fasulla nel curriculum e uno scheletro nell'armadio fatto di debiti e bugie, diventa il candidato ideale per le macchinazioni di Andy. Sfruttando le vulnerabilità di Harry, compresa l'ignoranza della sua devota moglie Louisa sugli affari loschi del marito, Andy lo attira in un gioco pericoloso di manipolazioni e segreti. Tra le pieghe delle giacche finemente cucite e i racconti di un'opposizione martoriata dal precedente regime, emerge un pettegolezzo esplosivo: il potenziale piano del governo panamense di cedere il Canale alla Cina. La rivelazione è il fulcro di un piano machiavellico orchestrato da Andy, che vede il nostro inconsapevole sarto come pedina in un gioco molto più grande di lui. Mentre la posta in gioco sale e il torrido soffio di Panama avvolge i protagonisti, le trame della politica e quelle dei vestiti si intrecciano inestricabilmente, svelando un disegno che potrebbe rovesciare l'equilibrio di un'intera nazione. In "Il sarto di Panama", la verità è un abito su misura che nessuno può realmente indossare senza conseguenze.