Timbuktu (2014)

Nelle calde lande del Mali, a due passi dalla storica città di Timbuktu, Kidane, un nobile pastore di bovini, conduce una vita serena circondato dalle imponenti dune del deserto. Con lui, nella loro oasi di pace, vivono la moglie Satima, la figlia Toya e il giovane pastore Issan, tutti simboli di un'esistenza semplice ma ricca di dignità e libertà dello spirito umano, nonostante il pesante giogo dei Jihadisti che cercano di piegare la fede della gente al loro volere. Le vie polverose di Timbuktu raccontano, invece, una realtà opposta e crudele. I cittadini sono prigionieri di un regime di terrore che ha spazzato via ogni forma di gioia quotidiana: la musica, il riso, le sigarette e persino il calcio, simbolo di comunione e allegria, sono diventati sogni proibiti. Le donne, ridotte a ombre nelle proprie case, resistono con fierezza, opponendo la loro dignità contro le sentenze assurde e tragiche di tribunali improvvisati. In questa landa dove si scontrano fede e libertà, la famiglia di Kidane ha miracolosamente eluso il caos che ha invaso Timbuktu. Ma un destino ineluttabile e repentino sta per scuotere le fondamenta delle loro esistenze. Quando le tensioni in città raggiungeranno il culmine, la tranquillità delle dune verrà messa a dura prova, e la famiglia di Kidane si troverà al centro della lotta per l'anima di Timbuktu. "Timbuktu" è un film che cattura la resilienza dello spirito umano di fronte all'oppressione, tessendo una trama che esplora la collisione tra una tranquilla vita familiare e le forze esterne che minacciano di distruggerla. Un racconto visivamente affascinante e emotivamente potente che pone lo spettatore di fronte alla cruda realtà di una comunità sotto assedio, lottando per mantenere la propria cultura e identità.