Weiner (2016)

Nel fervido crogiolo di New York, Anthony Weiner era un tempo il paladino degli umili, ammirato per ben sette mandati consecutivi al Congresso. Alleato politico dei Clinton, incarnava speranza e tenacia prima che uno scandalo lo travolgesse nel giugno 2011, macchiando irrimediabilmente la sua immagine. Costretto ad ammettere di aver inviato foto esplicite e anonime di sé a donne conosciute online, Weiner si vide costretto alle dimissioni. La moglie, Huma Abedin, preziosa collaboratrice di Hillary Clinton e incinta del loro primo figlio, scelse di rimanergli accanto nonostante la tempesta mediatica. Due anni dopo, sorretto dall'incrollabile sostegno di Abedin, Weiner decide di ridare slancio alla sua carriera politica candidandosi a sindaco di New York. Consapevole della dura battaglia che lo attende, non solo per le foto del passato ma anche per altre possibili rivelazioni compromettenti, si lancia in una campagna elettorale costellata di ostacoli. Weiner si dibatte con l'idea che i suoi errori personali non dovrebbero influenzare la sua competenza professionale. Tuttavia, non riesce a liberarsi dell'ombra dei vecchi errori che minacciano di rovinare la sua corsa. Un elettorato diviso, tra chi ignora i suoi trascorsi, chi non può perdonarlo e chi è indeciso, anticipa un percorso accidentato. La sfida maggiore per Weiner è riconquistare la fiducia del suo staff, di Abedin e dell'opinione pubblica. Mentre rischiano di emergere altri scheletri dall'armadio, resta la domanda: saranno disposti a concedergli un secondo atto di fiducia, specialmente se non affronta apertamente le sue colpe?