Yentl (1983)

Nel piccolo villaggio dell'Europa orientale del 1904, la tenace Yentl vive una vita contrapposta tra il suo ardore intellettuale e le rigide tradizioni della sua comunità ebraica. Orfana, Yentl eredita dal padre, Reb Mendel, non ricchezze, ma un’inestinguibile sete di conoscenza e una familiarità non convenzionale con il Talmud, tesoro di saggezza a lei precluso in quanto donna. Con un coraggio che sfida ogni aspettativa, Yentl rifiuta di percorrere la strada della sottomissione coniugale e decide di seguire il richiamo del sapere che arde nel suo cuore. All'indomani della scomparsa del padre, Yentl prende una decisione audace: lasciare casa e identità alle spalle. Travestendosi da uomo col nome di 'Anschel', si infiltra coraggiosamente nel mondo accademico maschile, assetata di quel sapere che le è stato tanto a lungo negato. Tra le fila degli studenti del Talmud, guidati dal venerato Reb Alter Vishkower, Yentl/Anschel deve costantemente camminare su un filo sottile, celando la propria vera essenza mentre affronta i dilemmi del suo segreto. Il percorso inesplorato di Yentl si complica ulteriormente quando all'interno di questo labirinto di erudizione, si trova a fronteggiare sentimenti inaspettati. Si innamora di Avigdor, un compagno di studi, ignaro del fatto che lui sia promesso a Hadass, una donna fedele e devota. Osservando l'amore sbocciare tra Avigdor e Hadass, Yentl inizia a comprendere che il Talmud non è solo una meta, ma un viaggio verso la destinazione ultima: la vita stessa. La storia di Yentl si snoda attraverso lezioni di vita, momenti di autoscoperta, e la lotta per la libertà di conoscenza e verità in un mondo che non sembra pronto ad accoglierla. È la celebrazione di una donna che, con impavida determinazione, cerca di superare ogni ostacolo nel nome dell'amore e del diritto inalienabile alla conoscenza.