Angeli in America (2003)

In una New York avvolta dai tumulti del 1985, un'epoca segnata dal dominio dei Reagan e dall'ombra oscura dell'epidemia di A.I.D.S., il cielo risuona del silenzio di un Dio che ha abbandonato il Paradiso. Tra le strade frenetiche di Manhattan, si snoda una storia di paura, colpa e redenzione. Prior Walter, interpretato da Justin Kirk, è costretto a rivelare la sua malattia mortale all'amato compagno Louis, un ruolo affidato a Ben Shenkman, che lo abbandona nel momento di maggiore bisogno. Mentre la malattia consuma Prior, Louis è divorato dal senso di colpa. Parallelamente, la trama intreccia le vite di Joe Pitt, un avvocato mormone repubblicano interpretato da Patrick Wilson, manovrato verso una posizione di prestigio al Dipartimento di Giustizia dal temibile manipolatore di destra Roy Cohn, una parte incarnata magistralmente da Al Pacino. Entrambi, Pitt e Cohn, affrontano la loro sessualità in segreto — Pitt per il conflitto religioso e la vergogna, Cohn per mantenere la sua potente presa sulla società. Nel fuoco incrociato si trova Harper, interpretata da Mary-Louise Parker, la moglie di Pitt, che in preda a un mare di Valium sogna una via di fuga dal suo matrimonio senza amore. Quando un angelo etereo propone a Prior di assumere il manto profetico di fronte alla morte, egli si trova davanti a una scelta cruciale. Con l'aiuto della madre di Pitt e di Belize, un caro amico interpretato da Jeffrey Wright, Prior dovrà trovare la sua strada. "Angeli in America" è un viaggio straziante nel cuore dell'amore, del tradimento e della redenzione, ambientato nel caos socio-politico di un'era passata, che ancora riecheggia nel presente.