Carnivàle (2003)

Nel cuore polveroso dell'America degli anni '30, squassata dalla Grande Depressione e dalla temibile Dust Bowl, si muove una carovana di sogni e misteri: il Carnivàle. Tra fenomeni da baraccone e artisti dell'illusione, un giovane fuggitivo di nome Ben Hawkins trova rifugio e, forse, il destino che da tempo lo bracca. La comunità itinerante, un mosaico di anime perdute e talenti incompresi, riconosce in lui qualcosa di più di un semplice scampato alla giustizia: Ben nasconde un dono straordinario, un potere che sfida la vita e la morte stessa, ma che esige un prezzo oscuro. La carovana è governata dalla mano invisibile del misterioso Management, che ha in serbo piani ambigui per il giovane Hawkins. Nel frattempo, migliaia di chilometri di distanza, un predicatore metodista di nome Fratello Justin Crowe è avvolto dai suoi propri turbamenti divini: visioni profetiche lo conducono su un sentiero di fede e terrore, facendo leva su capacità che potrebbero tanto essere divina benedizione quanto maledizione. In un'epoca che potrebbe essere testimone dell'ultimo grande alito della magia, Ben e Fratello Justin si trovano su rotte collisionali in un conflitto tra Bene e Male, la cui portata echeggia già nelle loro visioni condivise. Ma in un mondo dove il sacro e il profano danzano insieme sotto le luci del Carnivàle, la linea tra eroe e antagonista sfuma in una sfumatura grigia come la polvere che ricopre le speranze di un'America in ginocchio. Carnivàle invita il pubblico in un viaggio tra fascino e inquietudine, dove ogni personaggio cela segreti e ogni destino è intrecciato a fili sottili di oscurità e luce. La strada è tracciata, la carovana in movimento, e il sipario si solleva su un racconto dove il miracoloso si svela nell'ombra del quotidiano.