Garth Marenghi's Darkplace (2004)
Trama
Nelle cupe profondità dell'orrore anni '80, "Garth Marenghi's Darkplace" emerge come un'opera trasgressiva e irresistibilmente comica. Seguiamo le vicende di un eccentrico ospedale situato su un misterioso varco infernale a Romford. Qui, la realtà si intreccia e confonde con l'inquietante universo di Garth Marenghi, scrittore di horror di dubbia fama e mente dietro al progetto.
Proclamato come un capolavoro innovativo dallo stesso Marenghi e dal suo pubblicitario-recitante, Dean Learner, "Darkplace" è un viaggio esilarante attraverso orrori sovrannaturali, drammaticità forzate e un umorismo tanto assurdo quanto affascinante. Con valori di produzione al limite dell'amatoriale, dialoghi che rasentano l'assurdo e scene di violenza comica, la serie si diverte a parodiare con spirito critico e autoironico il genere che pretende di onorare.
Marenghi, che si cimenta come autore, produttore, regista e attore, incanta e disorienta il pubblico con una narrazione stratificata che si muove agilmente tra gli episodi e interviste contemporanee. Queste ultime, che fungono da prologo e pausa narrativa, arricchiscono la serie di una dimensione ulteriore, quasi a rimarcare il divario tra l'ambizione dell'autore e l'effettivo risultato.
Al di sotto di trame apparentemente banali e di un misoginismo superato, "Darkplace" si rivela un'indagine ingegnosa sul genere horror. I suoi vuoti narrativi e le incongruenze, lontano dall'essere difetti, si trasformano in pregi, arricchendo l'opera di un fascino ironico. "Garth Marenghi's Darkplace" è infine un omaggio audace all'orrore degli anni '80, una celebrazione delle sue imperfezioni che affonda le radici nel gusto per l'umorismo e nella narrazione avventurosa.