Djibi è l'archetipo del padre affettuoso, un uomo che ha tessuto il tessuto della sua esistenza attorno alla piccola Sofia, la sua adorata figlia di sette anni. Ogni sera, mentre le ombre della notte avvolgono la loro casa, un rituale sacro unisce padre e figlia: è l'ora delle storie, un momento magico in cui, sotto le coperte, i confini tra realtà e fantasia si dissolvono. In questo rifugio incantato, soprannominato "Storyland", Djibi si trasforma nel principe azzurro protagonista di avventure fiabesche, eroe indiscusso di ogni racconto che prende vita nel mondo dei sogni di Sofia.
Tuttavia, il fluire inesorabile del tempo porta con sé trasformazioni delicate. Sofia, ormai alle porte dell'adolescenza, comincia a districarsi da sola nelle trame intricata della sua immaginazione, tessendo storie in cui la figura del padre assume sfumature sempre più sfuggenti. Djibi si ritrova a fronteggiare un mutamento sismico: non più l'indomito eroe di "Storyland", ma un semplice personaggio di contorno nelle nuove avventure ideate dalla mente creativa della figlia.
"Il principe dimenticato" si snoda attraverso questo labirinto di evoluzione affettiva, in cui Djibi affronta la tenue sfida di riconfigurare il suo ruolo per mantenere il proprio posto nel cuore e nelle storie di Sofia. Il film è un delicato viaggio nel potere trasformativo della narrativa e nell'amore paterno, catturando con maestria la sinfonia agrodolce del crescere, dove i personaggi che inventiamo spesso si specchiano nei cambiamenti della nostra stessa vita.