400 giorni - Simulazione spazio (2015)

Quattro astronauti vengono selezionati per una missione senza precedenti: vivere per 400 giorni all'interno di una simulazione che riproduce con inquietante fedeltà le condizioni di un viaggio spaziale verso un pianeta lontano. Il loro rifugio? Un'astronave sperimentale, sepolta nel cuore della terra. L'obiettivo è scrutare i misteri dell'animo umano, esplorare gli effetti dell'isolamento prolungato e dell'incapacità di comunicare con il mondo esterno. Tra le pareti claustrofobiche di questa nave artificiale, Theo, Emily, Dvorak e Bug iniziano a percepire l'insidia della mente: allucinazioni, suoni inquietanti, figure misteriose che sembrano celarsi negli angoli più bui del modulo. Quando la realtà sembra frantumarsi sotto il peso dell'incertezza, una scoperta sconcertante spinge il gruppo al limite: il contatto con il mondo esterno si spezza, scompare, li lascia in balia di una paura crescente. In preda al dubbio e alla paranoia, al timore di perdere la ragione o forse già oltre la soglia del delirio, decidono di abbandonare la simulazione. Il mondo che trovano al di fuori è un paesaggio cupo e desolato, un enigma che li tormenta: è questo l'esito di un esperimento portato all'estremo o qualcosa di impensabile ha sconvolto la Terra stessa? Mentre Dvorak si aggrappa all'ipotesi di un'ultima prova orchestrata dagli scienziati, Theo, Emily e Bug si avventurano in una ricerca disperata di risposte. Ma in un mondo dove la realtà sfugge e l'immaginazione può essere sia rifugio che trappola, cosa è vero e cosa è illusione diventa il dilemma cruciale. Il confine tra simulazione e sopravvivenza si assottiglia, portandoli ad affrontare la questione definitiva: cosa significa davvero essere umani di fronte all'ignoto?