Adú (2020)

Nelle pieghe nascoste tra l'Africa e la Spagna, "Adú" tessitura un dramma intenso attraverso le vite intrecciate di personaggi distanti ma collegati dal destino. A Melilla, confine spagnolo sull'orlo dell'Africa, Mateo, appartenente alla Guardia Civil, è tormentato da un dilemma morale dopo una notte fatale in cui il suo partner Javi colpisce mortalmente un immigrato, Tatu. La sua coscienza è messa alla prova mentre naviga tra la lealtà verso il compagno e la ricerca della verità, sotto lo sguardo vigile dell'avvocato di Tatu, Paloma. Lontano da queste tensioni, nelle tranquille riserve di Mbouma in Camerun, Gonzalo, ambientalista spagnolo, combatte contro i bracconieri che hanno ucciso un elefante, simbolo della lotta per la conservazione della fauna selvatica. La sua missione si complica con l'arrivo inaspettato di Sandra, sua figlia alienata e turbolenta, che porta con sé ombre di un passato difficile e una vita di eccessi da cui entrambi cercano di recuperare. In parallelo, la tragedia dei bracconieri spinge i giovani fratelli Alika e Adu a intraprendere un viaggio pericoloso verso una vita migliore. Con la morte di Alika e la separazione forzata, il piccolo Adu si ritrova solo in Mauritania, fino a quando non incontra Massar, un adolescente che lo prende sotto la sua ala protettiva, promettendogli di aiutarlo a raggiungere la Spagna, a qualsiasi costo. Le loro storie, cariche di speranza e disperazione, si snodano lungo percorsi costellati da sacrifici e decisioni difficili, convergendo verso un destino comune che nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare. "Adú" è un mosaico di esistenze che si scontrano e si fondono, una riflessione sulla complessità dell'animo umano e sulle frontiere, visibili e invisibili, che definiscono la nostra umanità.