Alice non abita più qui (1974)

Alice Hyatt, trentacinquenne e madre del vivace undicenne Tommy, si trova ad affrontare un'improvvisa svolta esistenziale dopo la tragica morte del marito Donald in un incidente sul lavoro. Prigioniera di un matrimonio soffocante, Alice intraprende un viaggio di riscoperta che la porta a rivelare a se stessa aspirazioni sopite e a ricercare l'indipendenza perduta. Con il sogno di rianimare la sua carriera di cantante, Alice punta alla sua città natale, Monterrey in California, luogo delle sue uniche, vere gioie. Ma il cammino è disseminato di ostacoli: la ricerca di ingaggi canori si trasforma in una serie di lavori provvisori che la costringono a reinventarsi e spingono il piccolo Tommy a una precoce indipendenza, rendendo i loro ruoli meno definiti, più simili a quelli di complici che di madre e figlio. Il loro percorso prende una deviazione improvvisa quando, a Tucson, Arizona, Alice accetta malvolentieri un impiego come cameriera nel caotico diner di Mel e Ruby. Insieme a un'allegra brigata di personaggi – l'irascibile Mel, la sboccata Flo e la timida Vera – Alice si destreggia tra piatti e padelle calde, mentre il suo passato sembra non volerla lasciare: la donna si ritrova a cercare conferme e apprezzamenti negli uomini che incontra, tra cui il giovane Ben e il riservato agricoltore David. In questo viaggio carico di difficoltà e dolori, Alice si confronta con le scelte sbagliate e i fantasmi del proprio passato. Attraverso esperienze che mettono alla prova la sua tenacia, inizia a comporre la melodia della sua nuova vita, cercando in quella strada per Monterrey non solo un tetto sotto cui rifugiarsi, ma anche, e soprattutto, un senso di rinnovata appartenenza a se stessa.