In una Vienna settecentesca, teatro di genialità e intrighi, "Amadeus" si dipana attraverso la voce amara e invidiosa di Antonio Salieri, un tempo compositore di corte dell'Imperatore Giuseppe II d'Austria. Confinato nella solitudine di un manicomio, Salieri rivela la sua ossessione per il talento divino e incomprensibile di Wolfgang Amadeus Mozart, un genio della musica che illumina il mondo con le sue composizioni celestiali. Salieri, uomo di profonda fede e dedizione all'arte, non riesce a digerire il contrasto tra la virtuosità di Mozart e il suo comportamento scurrile e irriverente, tanto distante dall'austerità che lui stesso ha sempre perseguito. Nella sua mente si insinua un dubbio corrosivo: perché Dio ha concesso a un uomo tanto volgare un dono così sublime? La risposta di Salieri è un piano oscuro e vendicativo, un attacco non solo contro Mozart ma contro il Cielo stesso, in una lotta disperata per rivendicare il riconoscimento della propria mediocrità musicale. "Amadeus" è un viaggio nella psiche di un uomo tormentato dalla gelosia, un'opera che intreccia genio e follia sullo sfondo di una delle più affascinanti corti europee.