Dieci piccoli indiani (1945)

In un'atmosfera avvolta da un silenzio inquietante, dieci estranei vengono attratti verso un'isola isolata dall'invito degli enigmatici coniugi Owens, che sorprendentemente non si materializzano all'appuntamento. Questo gruppo eterogeneo include figure come il severo giudice Quincannon, l'acuto dottor Armstrong, l'enigmatico Philip Lombard, il tenace detective Blore, la segretaria Vera Claythorne, il misterioso Principe Starloff, il venerato Generale Mandrake e l'austera Emily Brent. Accolti dalla coppia di domestici, il buttafuori imperturbabile Thomas Rogers e sua moglie Ethel, gli ospiti si adagiano in una complicità carica di tensione, ognuno portatore di segreti non confessati. Il velo del mistero si infittisce quando una voce fantasma trapela da un fonografo, accusando tutti loro di omicidio. Questa rivelazione agghiacciante è ancorata alla scoperta di dieci piccole statuette indiane sulla tavola, che sembrano riflettere una filastrocca sul tragico destino di dieci piccoli indiani, recitata da Vera. Mentre gli invitati si confrontano con le accuse, vengono eliminati uno dopo l'altro in una sequenza di eventi tanto glaciale quanto inesorabile, con la distruzione di una statuetta indiana a segnare ogni morte. L'isola si muta da rifugio a labirinto insidioso, dove ogni angolo sussurra pericolo. Accuse e alleanze si sgretolano mentre i sopravvissuti si rendono conto che l'assassino è uno di loro, cambiando l'aria da sospetto a terrore. Nel disperato valzer per la sopravvivenza, l'identità dell'omicida sfugge ad ogni intuizione, con il principale sospettato che diviene invariabilmente la prossima vittima. Solo due sopravvivono al gioco finale, costringendoli a chiedersi: sono davvero colpevoli dei crimini di cui sono accusati? E chi è l'esecutore fantasma che trasforma questo santuario isolano in un macabro teatro di giustizia?