Ogni maledetta domenica (1999)

Nel mondo spietato e brillante del football professionistico americano, i Miami Sharks stanno affrontando una stagione travagliata, a quattro anni di distanza dal loro ultimo trionfo nella Pantheon Cup. L'emblematica squadra, un tempo regina dei campi, ora naviga in acque turbolente, con un record di 7-5 e un susseguirsi di sconfitte che mettono a rischio la qualificazione ai playoff. Ma quando gli infortuni colpiscono i primi due quarterback della squadra, le speranze dei Sharks si concentrano sulle spalle inesperte di Willie Beaman, quarterback di riserva che vede nell'imprevisto un'occasione d'oro per emergere. Mentre sul campo Willie cerca di sfruttare ogni minuto per dimostrare il suo valore, la sua inesperienza lo porta a cadere nelle insidie dell'arroganza sportiva, causando tensioni crescenti sia con i compagni di squadra che con l'allenatore trentennale Tony D'Amato, un uomo che predica la disciplina come dogma fondamentale del successo. Fuori dal rettangolo di gioco, la battaglia si gioca a colpi di potere e strategie di marketing. Christina Pagniacci, la giovane e ambiziosa proprietaria, vuole portare la squadra al successo ad ogni costo, anche se questo significa scontrarsi con il passato e con il legame che la unisce a Tony, l'uomo che ha visto crescere come una figura paterna. I suoi piani audaci per il futuro dei Sharks potrebbero trasformare il destino della squadra, mentre la politica cittadina e le condizioni dello stadio si tessono come sfondo di questa tensione al limite del rompete le righe. "Ogni maledetta domenica" è una carica adrenalinica di ambizione, gloria e sogni infranti, dove ogni giocatore lotta non solo per la vittoria, ma per la propria sopravvivenza nel pantheon degli dei del football. La corsa verso il playoff diventa un viaggio emozionante che mette a nudo quanto sia sottile la linea tra eroismo sportivo e caduta in disgrazia, tra lealtà e tradimento, tra l'ultimo touchdown e l'ultimo fischio dell'arbitro.