Auto Focus (2002)

Nel fervore della Los Angeles del 1965, Bob Crane, attore televisivo e DJ radiofonico, si ritrova a cavalcare l'onda della popolare stazione KNX. Tra la sua passione per la fotografia, la musica e un inestinguibile desiderio di gloria cinematografica, Crane si lascia inizialmente coinvolgere con riluttanza nel ruolo principale nella bizzarra sitcom ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, "Hogan's Heroes". Contro ogni previsione, la serie diventa un successo, catapultandolo nell'olimpo delle star televisive. Con la fama arrivano però le tentazioni e gli eccessi, che lo portano ad incrociare le strade con John Carpenter, un venditore di apparecchiature video e tecnico, con il quale condivide una passione sfrenata per il piacere carnale e per la cattura dell'essenza femminile attraverso l'obiettivo della camera. Tra i due nasce un'amicizia turbolenta, alimentata da una serie di avventure extraconiugali che si svelano in netto contrasto con l'immagine pubblica di Crane, fino ad allora impeccabile e familiare. La sua dipendenza sessuale, appena celata sotto la superficie, viene tollerata con difficoltà dalla moglie Anne, mentre la seconda moglie Patti Olson, nota anche come Sigrid Valdis e co-protagonista in "Hogan's Heroes", ne è dolorosamente consapevole. Al termine della sitcom, nel 1971, la discrepanza tra l'immagine pubblica e la vita privata di Crane, insieme alla sua relazione esplosiva con Carpenter, preparano il terreno per una caduta drammatica. Navigando attraverso gli eccessi degli anni '60 e '70, documentati meticolosamente da Carpenter, Crane si trova presto immerso in uno scandalo che lo trascina in un abisso di sospetti. La sua esistenza si arresta bruscamente nel 1978, in una stanza di motel a Scottsdale, Arizona, con un delitto ancora avvolto nel mistero che continua a generare congetture e fascino nel panorama hollywoodiano. "Auto Focus" è un viaggio nell'ascesa e nella caduta di un uomo, una storia che mescola il glamour dello star-system con le ombre di un'anima perduta, lasciando lo spettatore a riflettere sul prezzo della fama e sulle doppie vite in cui essa può trascinare.