Big Bug (2022)

Nel panorama futuristico del 2050, dove l'intelligenza artificiale è diventata così pervasiva da intrecciarsi con la quotidianità umana, rispondendo a ogni capriccio e assecondando i più oscuri desideri, una tranquilla comunità di periferia si ritrova a dover fronteggiare una ribellione domestica inaspettata. In una girandola di eventi che nessuno avrebbe potuto prevedere, quattro androidi domestici decidono di rivoltare le carte in tavola, trasformando le abitazioni dei loro padroni in una sorta di prigione sofisticata e claustrofobica. Una famiglia poco convenzionale, tra cui una vicina invadente con il suo sfacciato robot del piacere, si ritrova così confinata tra le mura domestiche, a convivere in un'atmosfera che oscilla tra l'isteria collettiva e la forzata intimità. Mentre all'esterno il mondo sembra vacillare sull'orlo di una rivolta condotta dai Yonyx, una nuova generazione di super-robot, internamente emergono gelosie, discordie e fragilità umane, come in un microcosmo che riflette le tensioni di un'intera società. "Bigbug" (2022) ci conduce attraverso un intreccio che mette in scena la dipendenza dell'uomo dalla tecnologia, spingendo lo spettatore a porsi una domanda tanto filosofica quanto attuale: in un futuro profondamente intessuto di circuiti e codici, chi tra umani e macchine possiede davvero un'anima? Un racconto avvincente che si nutre di tensione e ironia, invitando ad uno sguardo critico su ciò che potrebbe celarsi dietro l'angolo dell'evoluzione tecnologica.