Blow-Up (1966)

Nel fervore della Londra degli anni '60, cuore pulsante della moda e della musica pop, si muove Thomas, un fotografo di moda ricercato, immerso in un'esistenza di eccessi e piaceri effimeri. La sua vita, saturata di superficialità e una crescente disillusione professionale, lo spinge a cercare qualcosa di più autentico attraverso un progetto personale: un libro fotografico che racchiude gli aspetti più oscuri dell'esistenza umana. La sua ricerca della verità lo conduce tra le ombre di un dormitorio pubblico, dove cattura di nascosto la cruda realtà dei suoi abitanti. Ma è in un giorno apparentemente comune, nel verde isolato di un parco, che il corso della sua vita subisce una svolta inaspettata. Attraverso l'obiettivo, Thomas assiste a un momento di intimità tra una coppia con una marcata differenza di età e, mosso dalla curiosità, ne immortalizza l'affetto con la sua macchina fotografica, pensando di aver trovato le immagini perfette per completare la sua opera. La donna, colta in flagrante, lo affronta con insistenza, temendo che quelle immagini possano complicare ulteriormente una vita già intricata. Thomas, con un inganno, le consegna un rullino vuoto, mantenendo quello originale. Solo dopo aver sviluppato le fotografie, nel silenzio del suo studio, si rende conto di un dettaglio agghiacciante che si nasconde in secondo piano: indizi che lo portano a sospettare di aver accidentalmente documentato un crimine orrendo. Quello che era iniziato come un semplice progetto artistico si trasforma in un intricato mistero che Thomas si trova costretto a decifrare. Le sue fotografie diventano pezzi di un puzzle complesso, spingendolo a interrogarsi sulla differenza tra la realtà percepita e quella vera, al di là degli inganni della sua lente. Tra sospetti e inquietudini, il mondo di Thomas, precedentemente dominato da frivolezze e vanità, ora è avvolto da un'ombra cupa e minacciosa, mentre egli è catapultato in una ricerca ossessiva della verità che sfida ogni sua precedente convinzione.