Cannibal Ferox (1981)

Nelle fitte e inospitali selve della Colombia, un trio di coraggiosi esploratori - un'antropologa ambiziosa, suo fratello e un amico - s'inoltra in un'avventura tanto audace quanto pericolosa. Sfida la loro? Confutare le leggende atterrenti di cannibalismo che avvolgono come nubi minacciose le tribù indigene dell'Amazzonia. Ma ben presto scoprono che i misteri della giungla sono ancora più agghiaccianti delle storie che cercano di sfatare. Nel profondo del verde selvaggio, il gruppo incrocia la strada di due uomini sfuggiti alla civiltà, frantumati dall'avventurismo sfrenato e in fuga da un passato oscuro. Le loro storie di avidità e crudeltà gelano il sangue: hanno ridotto in schiavitù gli indigeni per sfruttare le loro conoscenze e manodopera nella ricerca di gemme preziose nascoste tra la folta vegetazione. Ma un pericolo ancor più grande li attende, quando scoprono che le loro sorti si intrecciano con quelle di un insidioso cartello della droga, dove la vita umana vale meno delle foglie di coca. Gli indigeni, a lungo oppressi e tormentati, sono al limite della sopportazione. Un vento di ribellione sta per trasformarsi in tempesta, e mentre la tensione si infiamma, gli antropologi e i loro nuovi compagni di sventura si ritrovano intrappolati nel cuore di un cataclisma di violenza. "Cannibal Ferox" si dipana come un viaggio senza ritorno dove la civiltà e la barbarie si mescolano in un inquietante balletto di ruoli, con l'umano e il mostruoso che si confondono in un paesaggio primordiale, dove il predatore può facilmente diventare preda, e gli incubi prendono forma più reale di ogni teoria accademica. Un crudo affresco che costringe lo spettatore ad assistere alle mostruose conseguenze dell'ingordigia umana e alla spaventosa realtà della sopravvivenza in un mondo crudele.