Color Out of Space (2019)

Nella quiete apparentemente inalterabile del New England si colloca la fattoria dei Gardner, l'ultimo baluardo di una famiglia che cerca rifugio dalla frenesia del ventunesimo secolo. Ma la loro ricerca di una vita semplice e lontana dal caos moderno viene bruscamente interrotta quando, come un presagio caduto dal cielo, un meteorite iridescente si schianta nel loro giardino. Con sé, porta una forza aliena che inizia a tessere una tela di mutazione e corruzione, avvolgendo ogni forma di vita con la quale entra in contatto. Il tempo si dilata, la natura assume sfumature sovrannaturali, e ciò che una volta era vivo e rigoglioso si deforma sotto un'influenza maligna. Mentre l'ordine familiare si sgretola, il patriarca, interpretato da un Nicolas Cage in una delle sue più articolate e imprevedibili performance, guida la famiglia in un vortice di tensione e terrore crescente. Ai confini tra l'orrido e il psichedelico, la regia di Richard Stanley, fedele allo spirito inquietante del racconto di H.P. Lovecraft, plasma un'opera che sfida l'immaginario collettivo, trascinando lo spettatore in una realtà parallela dove l'orrore si manifesta nell'impalpabile e nel distorto. Mentre il contagio alieno si diffonde, i Gardner si trovano a fronteggiare una minaccia che li supera in comprensione e potenza, una minaccia che non discrimina tra mente, corpo e spirito. "Color Out of Space" è un viaggio ai margini del concepibile, dove l'incubo prende forma nelle allucinazioni di una famiglia in lotta per la sopravvivenza contro un nemico che è colore, spazio e, forse, la stessa essenza del terrore.