Dahmer - Il cannibale di Milwaukee (2002)

Nelle cupe ombre di Milwaukee, Jeffrey Dahmer, un timido operaio di una fabbrica di cioccolato, cela un abisso di orrori insondabili. "Dahmer - Il cannibale di Milwaukee" ci guida attraverso il perturbante viaggio di uno tra i più infami assassini seriali d'America, svelando con una narrazione che intreccia scene cronologiche e flashback invertiti, il groviglio della sua esistenza distorta. Dal tormentato vissuto infantile fino all'escalation di violenza, assistiamo alle macabre pratiche di Dahmer che, in una rincorsa ossessiva alla possessione totale, trasforma giovani uomini attraenti in giocattoli umani, dapprima privi di coscienza e poi, inesorabilmente, privi di vita. Il film penetra il velo delle relazioni tormentate e dell'interazione con un padre ignaro delle tenebre che avvolgono il figlio, portandoci faccia a faccia con la maschera di normalità dietro cui si nasconde il mostro. "Dahmer - Il cannibale di Milwaukee" non è solo il racconto di una mente corrotta, ma anche una riflessione agghiacciante sui segni premonitori ignorati e sulle ombre che si annidano nell'ordinario.